Scuola di lingue e informatica, ufficio traduzioni
Corsi FSEA Modulo 1 e Modulo 2 per formatori
La scuola Glossa offre diversi corsi di formazione tramite i quali è possibile ottenere il certificato FSEA/SVEB modulo 1 e modulo 2 (“Animare sessioni di formazione con gruppi di adulti FFA CF-AF” e “Modulo di Sviluppo FFA APF-MSA”).
FFA CF-AF – materiale disponibile anche in tedesco!
Prossime date: dal 16.09.2024 al 19.05.2025.
li orari e le date sono flessibili, ma da concordare prima dell’inizio del corso.
Scarica presentazione qui. Per maggiori informazioni: 091 792 17 55.
Al termine di questo percorso formativo il corsista sarà in grado non solo di assistere e consigliare adulti in formazione, ma anche di tenere corsi per adulti e prepararli al meglio. Inoltre, sarà capace di strutturare efficacemente i corsi sul piano didattico anche animando le lezioni e, infine, valutando i corsisti nel modo corretto.
Per maggiori informazioni sul sistema FSEA: http://www.alice.ch/, in particolare il documento: https://alice.ch/app/uploads/2022/12/FFA-CF-AF.pdf
FSEA Modulo 2 (“Modulo di sviluppo accompagnamento FFA APF-MSA”)
Prossime date: dal 26.05.2024 al 02.06.2024.
Per maggiori informazioni: 091 792 17 55.
La scuola Glossa organizza dal 2017 anche il corso FSEA (Modulo 2). Secondo le direttive del segretariato FFA, il modulo 2 del corso FSEA è in forma di seminario residenziale (presso Villa Armonia: www.villaarmonia.it).
I contenuti dettati dalla segreteria FFA per il corso FSEA Modulo 2 sono i seguenti (in fase di aggiornamento):
- Dinamica di gruppo (teoria e riflessione sulle proprie esperienze all’interno di gruppi).
- Teoria della comunicazione e analisi dei processi comunicativi in relazione alle dinamiche di gruppo.
- Diversity nell’ambito delle dinamiche in un gruppo in formazione.
- Esame del proprio comportamento comunicativo nel gruppo.
- Valori, norme e ruoli all’interno di un gruppo.
- Riflessione sul proprio atteggiamento e sui propri modi di agire come componente di un gruppo.
- Gestione di elementi di disturbo e di resistenze.
- Strategie di intervento.
- Relazioni tra i processi didattici e i processi di gruppo.
- Ruoli in qualità di formatore o formatrice, riflessione sulle proprie forze e debolezze nella conduzione di gruppi in formazione.
Seguono le competenze esercitate e gli obiettivi da raggiungere:
- Percepire le dinamiche all’interno di gruppi d’adulti in apprendimento, confrontare le proprie percezioni con concetti e modelli teorici e intervenire, quale formatore/formatrice, in modo adeguato.
- Come? Il/la formatore/formatrice insieme con il docente mette in pratica modelli teorici, tenendo conto degli esempi concreti che riguardano il soggiorno degli stessi partecipanti. I partecipanti assumono il ruolo dell’allievo con tutte le possibili dinamiche nel lavoro di gruppo. Il docente deve essere in grado di creare i gruppi di lavoro in base alla simbiosi, agli interessi o alle simili strategie di percezione. Tuttavia, il docente potrebbe provare ad unire persone con opposti concetti di pensiero o di azione per osservare come il primo o il secondo gruppo sviluppa o non sviluppa le sinergie. Il docente deve intervenire nei momenti in cui nota disaccordi o troppi compromessi, poiché sia gli uni che gli altri possono portare a non raggiungere l’obiettivo di imparare a gestire le divergenze.
- Identificare e rendere visibili i processi comunicativi e le forme d’interazione specifiche di un gruppo.
- Come? Il docente deve portare il gruppo di lavoro al livello consapevole di percezione del lavoro, soprattutto nel percorso comunicativo e interattivo nel gruppo. Gli esempi possono essere presi dalla vita in comune durante il soggiorno, quando spesso è più importante come si comunica e non cosa. La forma di comunicazione deve essere impartita dai partecipanti secondo il principio dell’immedesimazione prevedendo la reazione altrui. Si tratta di una strategia di previsione per poter aiutare se stessi e l’altro ad evitare gli ostacoli di supponenza.
- Definire il proprio ruolo (come formatore/formatrice) nel gruppo e stabilire con esso un contratto di apprendimento.
- Come? Questo punto è ben collegato con il precedente poiché tutti i partecipanti hanno l’obiettivo di apprendere. Non necessariamente però tutti percepiscono il proprio collega come una fonte di arricchimento. Per alcuni, addirittura, si potrebbe trattare di rivalità, di concorrenza, di avversione o di antipatia. Il ruolo del docente è essenziale in questo passaggio poiché deve conoscere bene tutti i partecipanti e almeno all’inizio creare dei gruppi o delle coppie di lavoro in base alle loro sinergie. Siccome si tratta di tessere un contratto di apprendimento, le parti devono essere d’accordo su tutti i punti e lo possono fare solo se sono sulla stessa linea di concetti.
- Riflettere sulla propria concezione della formazione, sui propri valori, posizioni e norme e trarne vantaggio per l’accompagnamento di gruppi in formazione.
- Come? Se all’inizio del percorso i gruppi erano piccoli o formati da coppie, il prossimo obiettivo sarebbe allargare man mano il gruppo per farlo diventare unico verso la fine della formazione. Durante questa fase i partecipanti dovranno conoscersi sempre meglio, scambiarsi i propri valori, posizioni, pensieri e soprattutto dovrebbero imparare ad ascoltare senza preconcetti, pregiudizi e con un vero interesse. Ogni esperienza dovrebbe portare ad una crescita maggiore.
Durante il corso verranno messi in rilievo in particolare due aspetti: le riflessioni individuali e collettive sul singolo episodio che portano alla crescita personale e del gruppo intero e le strategie pratiche da attuare per far fronte a qualunque situazione si venga a creare durante i giorni di corso.
Per chi lo desiderasse, c’è la possibilità di prolungare il soggiorno per due ulteriori giorni al termine del modulo.